domenica 7 ottobre 2012

Valencia, back home


Okay, non so con che forza vivo da stamattina alle 6, quando, dopo appena un paio d'ore di sonno, le mie 4 - Q U A T T R O - sveglie hanno suonato all'impazzata, ognuna con la propria suoneria, una più assordante dell'altra. Mi pareva l'unica strada per non perdere l'aereo, che, per inciso, partiva alle 7.55.
Penso di stare per morire di sonno, ma dato che ho passato il pomeriggio a raccontare a tutti di questo viaggio, voglio condividere questa esperienza anche con voi.

Valencia è una città strana, e per strana intendo dire che ancora non ho deciso se mi è piaciuta o meno. So per certo che in generale non sono una fanatica delle città portuali, o comunque che danno sul mare: sono più tipo da grande metropoli. Ma tutti a dirmi che Valencia di qua, Valencia di là, la fantastica movida di Valencia... come potevo non farci un salto a controllare personalmente? :)
Partiamo dal clima. Partiamo precisando che io preferisco il freddo al caldo. E sottolineando invece che la temperatura che ho trovato a Valencia a inizio ottobre era veramente, veramente fantastica: 28-30 gradi di giorno, per permetterti di passeggiare a gambe nude e t-shirt; poco più di 20 gradi la sera, in modo da lasciare la giacca in borsa fino a almeno mezzanotte. Ho adorato la sensazione del sole sulla schiena mentre passeggiavo lungo la Spiaggia della Malvarossa, e il venticello che mi scompigliava i capelli (quando li ho dovuti pettinare, il ricordo del venticello è diventato decisamente meno piacevole).
Se andate a Valencia e uscite dall'albergo alle 10 la mattina, e improvvisamente vi ritrovate a chiedervi se la città sia popolata da soli fantasmi, la risposta è: sì. Il centro, fino all'ora (tarda) di pranzo, è praticamente deserto. E se posso permettermi, anche leggermente anonimo - niente negozi interessanti, nemmeno quelli di souvenir, tanto per dirne una.
Playa de la Malvarossa
Allora, se posso darvi un consiglio, spostatevi verso il porto: troverete la stessa aria, silenziosa e pacifica tanto da sembrare innaturale, artificiosa, però potrete godervi la vista della grandissima spiaggia e della passeggiata, che è davvero lunghissima. Lungo la passeggiata ci sono davvero tanti ristorantini tipici, paella a iosa per intenderci - e qualcuno mi tolga una curiosità, ma come mai la paella valenciana è col pollo e i peperoni? Se Valencia è sul porto, non dovrebbe essere di pesce? - e qualche pub interessante. Ristorante El Coso da evitare come la peste, specialmente se vi piace mangiare lentamente e non sono le 9 di sera, ora in cui regolarmente gli spagnoli ancora non fanno nemmeno l'aperitivo. NB.
Converse All Star Sneakers
Too late, no more t-shirt
H&M skirt
H&M sunglasses
Tiffany earrings
Longchamp bag
Se posso poi darvi un altro consiglio, verso le sei del pomeriggio, quando cominciate ad avere esaurito le cose da vedere e ad accusare i primi segni di stanchezza, andate in albergo. E dormite. Almeno fino alle 10, se in mezz'ora riuscite a prepararvi.
Io ho commesso "l'errore", la prima sera, di uscire alle 9.30, per proseguire con la trafila aperitivo(rigorosamente Agua de Valencia, assaggiatela, specialmente al Saint Jaume, barrettino nel Barrio del Carmen)-tapas-chupito/long drink-discoteca(il venerdì l'Umbracle, zona Ciudad de la Scienza, è veramente uno spettacolo). Arrivi alle tre e sei cotta. Cosa che in Italia può andare anche bene... ma a Valencia no. Perchè sappiatelo, fino alle due in discoteca ci sono solo ultracinquantenni (nel migliore dei casi. Nel peggiore ci siete voi e il barman). E fino alle sette gli spagnoli a letto non ci vanno.
Quindi dormite prima di uscire, a costo di tornare a casa più sballati che col fuso orario.
Agua de Valencia
Parliamo adesso di shopping. Io che avevo preso un bagaglio da imbarcare nella speranza di riuscire a riempirlo di nuovi acquisti, sono stata presto disillusa: come dicevo prima, in centro ci sono ben pochi negozi interessanti, e quelli interessanti sono cari. L'unica cosa che sonno riuscita a portare a casa quindi, oltre a uno stock di lapis e accendini, è una giacchina di Zara, stile peplum, abbastanza appariscente nel suo bordeaux che sbrillucica. Spero di mostrarvela presto.
Vorrei concludere parlando un po' di cibo, ma dato che la bilancia mi ha messo ansia addosso, sottolineando in maniera brutale come io NON sia la persona giusta per andare avanti a carboidrati e proteine derivanti da jamón serrano per 72 ore, faccio passo per adesso. Non me la sento.
Penso che andrò a letto. E esattamente come le ultime tre sere, toccherò in materasso e scatterà automatico il coma.
Mi sa che dovrò mettere quattro sveglie anche domattina...

 
Paella de pescado + Sangria Rocha

Ok, I don't exactly know how I'm surviving in this world since this morning, at 6 o'clock, when, shortly after a couple of hours of sleep, my 4 - F O U R - alarm clocks have played madly, each one with its own ringtone. I thought it was the only, crazy way: I couldn't lose my flight, which, for the record, left at 7.55. I'm dying right now, but I want to share with you this experience, as I did with everyone I met this afternoon.
Valencia is a strange city, and for "strange" I mean that I haven't decided if I like it or not yet. Generally speaking, I'm not such a big fan of cities who have maritime ports: I'm more "great metropolis" type. But everyone was telling me about the movida in Valencia and everything, so... how I could I not control personally?

 Let's start with the climate. I usually prefer the cold one. But the temperature I fould in Valencia in early October was, really, amazing: 28-30 degrees in the daytime, to allow you to walk in bare legs and t-shirt; few more than 20 degrees the evening, so that you could leave the jacket in purse up to at least midnight. Walking along Malvarossa Beach, the feeling of the sunshine on my back was adorable. And also the breeze which tousled my hair (when I had to comb them, the memory of the breeze started to be less pleasant).
If you go to Valencia and when you leave your hotel at 10 o'clock in the morning and think that you are in a city populated by ghosts only, don't worry, it's ok. The city centre, until lunch time, is practically desert. And if I can say it, also almost anonymous - no interesting shops, not even souvenirs shops.
So, go to the port. You'll find the same, silent and pacific, almost unnatural, air, but you'll enjoy the sight and the walk. Along the walk there are so many typical restaurants which sell paella - If someone knows that, why the paella valenciana is with chicken and peppers, if there's a maritime port in Valencia? The fish is supposed to be fundamental. - and some interesting pubs. "El coso" Restaurant to avoid, especially if like to eat slowly and it's not 9 o'clock pm. NB.
If I can give you a suggestion, at 6 o'clock pm, if you feel a bit tired, go to your hotel room. And sleep. Until at least 10 o'clock, especially if you can get ready in 30 minutes.
I've committed, the first night, "the crime": I want out at 9.30 pm, and I followed the rule "aperitif(taste Agua de Valencia, especially at Saint Jaume, a bar in the Barrio del Carmen)-tapas-chupito-long drink-disco(Umbracle for Friday nights). At 3 o'clock I was almost dead. Because, well, you'll find out that up to the 2 o'clock am in the disco there are only fifty-year-old people (in the best occasion. In the worst, there's you, and there's the barman). And up to 7 am Spanish people don't sleep. So, sleep before you go out, even if it's a kind of sacrifice.
Speaking about shopping, my hope to fill my checked-in baggage with new items was disenchanted: as I said before, in the centre there are almost no interesting shops, and the ones who are actually interesting, are also expensive. The thing I bought, expect for the stock of pencils and lighters, is a Zara jacket, peplum style, enough eye-catching thanks to his color that sparkles. I'll show it to you soon.
I'd like to conclude this post speaking about food, but the balance reminded me in a brutal way that I'm not the correct person to eat so many carbohydrates and proteins from jamón serrano for 72 hours. So I stop here. I can't do it right now. I think I'm going to sleep. And exactly like I did the last three evenings, I'll touch the mattress and I'll be in a kind of coma.
Maybe it’s better if I set four alarm clocks also for tomorrow…





3 commenti:

  1. mi dispiace che la tua vacanza non sia stata un successo, anche se stando a quanto scrivi il divertimento c'è stato.
    Io e la spagna non siamo andate mai troppo d'accordo dato che la movida i pub non mi entusiasmano, ma ho trovato Barcellona pittoresca e deliziosa. Se mai ti venisse voglia di dare alla Spagna un'altra possibilità questo è il mio consiglio (sempre che tu non ci sia già stata...) :D

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    1. Sì, ci sono già stata... due estati fa mi pare, o tre. Già da lì avevo intuito che la Spagna non era la mia terra... non è che sia una brutta città, poi intendiamoci, ogni cosa va vista prima di giudicare e viaggiare è sempre un arricchimento, però boh... bella casa Battlo (si scrive così?), il parco di Gaudì, belle e vive le Ramblas, pittoresco il mercato della frutta, ma... diciamo che prima di tornarci ho svariati programmi :)
      Grazie di essere sempre così presente, un bacio

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  2. Foto carinissime ;D Reb, xoxo.

    *Nuovo post sul mio blog, fammi sapere cosa ne pensi ;D
    http://www.toprebel.com/2012/11/perla-nera.html

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